Microsoft e Activision Blizzard: secondo la giudice “l'acquisizione è negativa per Sony, ma positiva per i giocatori”

Le parole con cui la Giudice Jacqueline Scott Corley ha concluso il processo tra FTC e Microsoft, rifiutando la richiesta di ingiunzione preliminare e aprendo la strada all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sono piuttosto chiare, definendo l'accordo “negativo per Sony, ma positivo per i giocatori".

Un elemento che la Giudice ha sollevato è proprio l'eccessivo affidamento dell'FTC alle rimostranze di Sony, considerando che durante l'udienza la Giudice aveva fatto presente che lo scopo dell'antitrust era soprattutto la protezione dei consumatori, e non di un concorrente specifico. 

La Giudice ha valutato "Il continuo rimando dell'FTC alla testimonianza di Jim Ryan come poco convincente", trovando le posizioni dell'FTC poco consistenti per portare all'approvazione della richiesta di ingiunzione preliminare.

La Giudice ha poi scritto: "Il riferirsi eccessivamente alla testimonianza di Mr. Ryan non è convincente”. Sony si oppone all'acquisizione ovviamente. Prima di questa, Sony pagava Activision per i diritti esclusivi sul marketing che le consentivano di pubblicizzare Call of Duty su PlayStation, ma impedivano a Xbox di fare lo stesso. Dopo l'acquisizione, le due compagnie presumibilmente non si accorderanno su tali restrizioni. 

In particolare, La Giudice Corley ha valutato che "prima dell'acquisizione, un consumatore che voleva giocare Call of Duty doveva comprare PlayStation o Xbox, mentre dopo l'acquisizione, un utente potrà utilizzare il cloud per giocare anche su un diverso dispositivo, incluso, in base ai piani annunciati, anche Nintendo Switch". Questo di fatto porterebbe a un incremento di possibilità di accesso ai giochi per gli utenti. Corley ha scritto che, in definitiva, la situazione dei consumatori sembra migliorare dall'accordo, che è "forse negativo per Sony, ma positivo per i giocatori di Call of Duty e per altri utenti in futuro".

Angelo Sipione