Dopo il boicottaggio dalle sale cinematografiche cinesi di Matrix Resurrections, Warner Bros. ottiene una nuova gatta da pelare: l'azienda co-produttrice del film, Village Roadshow, fa causa alla casa di Bugs Bunny e soci perché il lancio simultaneo del film nei cinema e su HBO Max ha causato un buco dimilioni di dollari alle sale cinematografiche e conseguentemente agli introiti di Village Roadshow.
La causa prende di mira il "Project Popcorn", il controverso piano della Warner Bros. di lanciare simultaneamente film come The Matrix: Resurrections e Dune sul suo servizio di streaming e nei cinema durante l'anno pandemico 2021.
Il co produttore che collabora da anni con WB, afferma che il progetto sia un piano clandestino per ridurre materialmente gli incassi e le entrate accessorie che un film di successo avrebbe generato al botteghino in favore di aumentare il numero degli abbonamenti pagati per HBO Max.
La causa ha aggiunto che Warner Bros. abbia agito nei favori del suo servizio di streaming, nonostante sapesse bene che avrebbe decimato gli incassi del film e privato Village Roadshow di qualsiasi vantaggio economico di cui la WB e le sue affiliate avrebbero goduto.
Village Roadshow ha sottolineato che The Matrix: Resurrections ha guadagnato sostanzialmente meno di tutti i film precedenti del franchise. Ha citato cifre che mostrano che l'uscita del 1999 di The Matrix ha incassato 783 milioni di dollari dal box office, mentre The Matrix Reloaded ha guadagnato 1,1 miliardi di dollari e The Matrix Revolutions 646 milioni di dollari. Gli introiti di The Matrix: Resurrections nel 2021 sono stati di 149 milioni di dollari.
L'azienda co-produttrice sostiene che la strategia della Warner Bros. non solo ha assicurato che Matrix Resurrections fosse stato un fallimento al botteghino, ma ha anche inflitto un grave danno all'intero franchise.
In una dichiarazione, la Warner Bros. ha detto di aver intentato una causa di arbitrato contro Village Roadshow, poiché è un frivolo tentativo da parte loro di evitare l'impegno contrattuale di partecipare all'arbitrato che hanno iniziato contro di loro la scorsa settimana.
Village Roadshow ha un accordo di co-finanziamento con Warner Bros. e affferma che negli ultimi 25 anni ha pagato allo studio più di 4,5 miliardi di dollari per produrre e distribuire quasi 100 film di cui detiene tutti i diritti di proprietà intellettuale.
Insomma: una situazione indubbiamente spinosa, chissà chi la spunterà!
Francesco Stella
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